sabato 25 gennaio 2014

TRIBUNALE CON "VISTA"

Napoli Est. La vergogna di sottostare a questa classe politica inutile e senza alcun senso di onestà. Dalle foto che ho scattato si nota una zona/campo abbandonato, in pieno degrado. Il luogo è lasciato a se stesso e all'immondizia di di vandali e/o rom che molto probabilmente "abitano" il palazzetto dello sport attiguo, mai andato in funzione.
Il perimetro dell'area è recintato "alla buona" (foto 1e 5) da lamiere fatiscenti. L'ingresso "principale" (foto 6) avverte che la zona è video sorvegliata. Dall'ingresso secondario (foto 2 e3) non è possibile entrare per il muro di immondizia. Di fronte, un'area "verde" completamente abbandonata (foto 4) dove sarebbe bello un giorno vedere dei bambini giocare vicino una fontana, con più ordine e pulizia. Sarebbe bello.
Questo scempio, che è sotto gli occhi di tutti da più di 30anni, sia sotto l'aspetto politico, sociale ed ambientale è a pochi passi (circa 250 metri) dal Tribunale di Napoli (foto 7 e 8), dal Centro Direzionale e confina con il famoso Mercato di Poggioreale.
Far prendere coscienza è la prima forma di denuncia. Svegliamoci.









domenica 5 gennaio 2014

L'indifferenza secondo Gramsci

"L'indifferenza è abulia, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza".

Così Gramsci esternava tanti anni fa e l'attualità del suo pensiero stupisce ancora i pochi non indifferenti. A Napoli siamo pieni di buche e restiamo indifferenti, nelle NOSTRA città manca di manutenzione per giardini, monumenti e fontane, eppure restiamo indifferenti. Ci invidiano la pizza, la nostra storia e le bellezze della nostra città in tutto il Mondo eppure la gran parte dei napoletani resta indifferente. Stanno riempiendo la città di telecamere, non per la nostra sicurezza, ma per multarci. E noi restiamo indifferenti. Gran parte delle fermate degli autobus hanno delle macchine posteggiate avanti, gran parte dei napoletani è indifferente. Le amministrazioni non valorizzano le bellezze della nostra città e restiamo indifferenti. Abbiamo mezzi pubblici che ci ostiniamo a chiamare autobus e che molti considerano solo un impiccio, ciascuno di noi vuole arrivare con l'auto dovunque gli pare e continuiamo a restare indifferenti agli autobus. Napoli racchiude la nostra Storia, ogni suo palazzo ha una storia da raccontare, mostra il forte cuore pulsante di chi lo vive .e noi restiamo indifferenti. Molti di noi non partecipano più alla vita politica della nostra città e della nostra regione. Lasciano a pochi altri la delega a governare, ma in realtà molti sono vinti dall'indifferenza, " materia bruta che strozza l'intelligenza".

lunedì 14 dicembre 2009

La Camorra c'è e chi ne parla è Fabrizio Caliendo, proprietario del Kestè, a Rai Educational

Il servizio di rai Educational mostra la tragica esperienza di Fabrizio Caliendo, proprietario del Kestè di Napoli; interviene anche Amato Lamberti, presidente dell'osservatorio sulla Camorra.

La Camorra è il male della nostra città, infiltrata nelle istituzioni, negli appalti pubblici e che non lascia scampo alle imprese, non solo napoletane, che vorrebbero lavorare per vivere e non lavorare per "sopravvivere".
Questa è la realtà, è inutile essere ipocriti facendo finta di niente. La nostra società, almeno quella del sud del Belpaese, è controllata direttamente o indirettamente dalla criminalità organizzata con le sue mille connessioni ed infiltrazioni anche in affari leciti. Centinaia di amministrazioni comunali, solo in Campania, sono state sciolte e continuano ad essere commissariate per infiltrazioni camorristiche.
Diciamo BASTA!!! Alziamo la testa e non svendiamo la nostra "dignità", ormai già calpestata, a favore di gente che ha solo intenzione di sfruttare i più deboli (che saremmo noi?).




Napoli ed il disastro dell' INDIFFERENZA...