domenica 5 gennaio 2014

L'indifferenza secondo Gramsci

"L'indifferenza è abulia, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza".

Così Gramsci esternava tanti anni fa e l'attualità del suo pensiero stupisce ancora i pochi non indifferenti. A Napoli siamo pieni di buche e restiamo indifferenti, nelle NOSTRA città manca di manutenzione per giardini, monumenti e fontane, eppure restiamo indifferenti. Ci invidiano la pizza, la nostra storia e le bellezze della nostra città in tutto il Mondo eppure la gran parte dei napoletani resta indifferente. Stanno riempiendo la città di telecamere, non per la nostra sicurezza, ma per multarci. E noi restiamo indifferenti. Gran parte delle fermate degli autobus hanno delle macchine posteggiate avanti, gran parte dei napoletani è indifferente. Le amministrazioni non valorizzano le bellezze della nostra città e restiamo indifferenti. Abbiamo mezzi pubblici che ci ostiniamo a chiamare autobus e che molti considerano solo un impiccio, ciascuno di noi vuole arrivare con l'auto dovunque gli pare e continuiamo a restare indifferenti agli autobus. Napoli racchiude la nostra Storia, ogni suo palazzo ha una storia da raccontare, mostra il forte cuore pulsante di chi lo vive .e noi restiamo indifferenti. Molti di noi non partecipano più alla vita politica della nostra città e della nostra regione. Lasciano a pochi altri la delega a governare, ma in realtà molti sono vinti dall'indifferenza, " materia bruta che strozza l'intelligenza".

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